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Aree e Monumenti

Schola Praeconum

La Schola Praeconum si trova sulla terrazza più bassa del versante meridionale del Palatino, di fronte al Circo Massimo.
L’impianto dell’edificio si data agli inizi del III secolo, quando la dinastia dei Severi opera una generale ristrutturazione del versante meridionale del Colle. La sua edificazione segue un orientamento che rispetta quello dell’asse del Circo Massimo ma per la sua costruzione furono senz’altro defunzionalizzati altri edifici che esistevano sul posto e risalenti almeno al I sec. d.C.: i resti di uno di questi si conservano ancora all’interno del colle, e vi si riconoscono ambienti con avanzi di pitture con motivi geometrici e vegetali, di prima età imperiale. La planimetria della Schola è caratterizzata dalla presenza di un cortile rettangolare circondato da un portico (un pilastro angolare e una colonna in marmo cipollino sono ancora visibili in situ), sul quale si affaccia un sistema tripartito di ambienti voltati, la cui sequenza scalare serve a regolarizzare il disallineamento con le murature retrostanti.
La continuità d’uso fino al V secolo d.C. è stata stabilita leggendo la stratigrafia muraria e la decorazione degli apparati pittorici e musivi, oltre che a seguito del rinvenimento di una struttura absidata, ancora di incerta funzione. La decorazione pittorica della sala ipogea presenta un’ampia zoccolatura in marmo cipollino, in parte perduta, e un fregio dipinto che raffigura il prospetto di un edificio adorno con colonne fra le quali compaiono alcune figure maschili alte al vero, vestite di corta tunica cinta alla vita, intente a reggere in mano degli oggetti (bastone, serto di fiori) e a impartire ordini forse in un contesto tricliniare.

A terra è il pavimento a mosaico che ha dato il nome all’edificio: un mosaico a tessere bianche e nere unico nel suo genere, in cui compaiono, in atteggiamento di solenne processione, otto figure maschili vestite con tuniche corte e calzari, in due gruppi di quattro, intente a reggere un caduceo, un vessillo e un bastone; a terra sono posate delle cassette ben chiuse. I simboli retti da queste figure li identificano con i praecones o banditori pubblici, uomini liberi non schiavi utilizzati in contesti religiosi o genericamente pubblici per annunciare cerimonie e processioni o per proclamare i vincitori specialmente nel Circo. Erano costituiti in collegi e riconosciuti ufficialmente nel loro ruolo a vantaggio e servizio dello Stato.
La presenza dei simboli dell’araldo per eccellenza, il dio Mercurio, apre alla possibilità che sia raffigurata una processione religiosa in senso lato e che sulle pareti fosse raffigurato un banchetto mistico, anche se la contiguità topografica con il Circo Massimo e il diretto collegamento a nord con il Paedagogium – il collegio preposto all’istruzione degli schiavi imperiali – convincono della possibilità che si tratti della sede degli araldi degli spettacoli nel Circo, protetti dallo stesso Stato e per questo motivo destinatari di una sede stabilita nella regione più intimamente connessa con le loro mansioni, il Palatino e il Circo Massimo.

 

Progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Caput Mundi nell’ambito della Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo.

Biglietti

Schola Praeconum – Schola degli Araldi

Percorso didattico combinato con il biglietto Forum Pass SUPER

Ingresso da via di San Gregorio, Portale del Vignola
Ingresso agevolato per i disabili in via dei Cerchi – coordinate GPS: 41.887314, 12.484926

Domenica e lunedì
Chiusa la prima domenica del mese

Acquisto e info

Come Arrivare

Ingresso
Via di San Gregorio, Portale del Vignola

Meeting point
Via di San Gregorio