Rara Avis. Moda in volo nelle Uccelliere Farnesiane

Dal 24 aprile 2024 presso le Uccelliere Farnesiane sul Palatino la mostra "RARA AVIS. Moda in volo" con la curatela di Sofia Gnoli e l’organizzazione e la promozione del Parco archeologico del Colosseo. Fino al 21 luglio abiti e accessori, esempi unici di haute couture provenienti dagli archivi delle più celebri maison di moda al mondo, vengono esposti nelle Uccelliere Farnesiane, uno dei luoghi più simbolici della Roma rinascimentale e barocca, incastonate negli Orti Farnesiani del Palatino, il primo giardino botanico del mondo, voluto nel XVI secolo dal cardinale Alessandro Farnese. Il percorso della mostra si snoda all’interno dei due padiglioni ed è suddiviso in tre sezioni: Il Mito, Caleidoscopiche Visioni e Le ALI, irreALI, reALI. La alata fantasia della ‘mitica’ Anna Piaggi.

Un pittore olandese a Roma. Wessel Huisman e lo spazio generoso

Apre al pubblico giovedì 4 aprile e fino a lunedì 27 maggio 2024 la mostra personale di Wessel Huisman (Breda, 1954) intitolata “Wessel Huisman e lo spazio generoso” nei suggestivi ambienti del Chiostro di Santa Maria Nova, a Roma, presso il Parco archeologico del Colosseo. Il progetto espositivo è promosso dal Parco archeologico del Colosseo con il patrocinio Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede e dell’Ambasciata dei Paesi Bassi. La mostra presenta una serie di dipinti ispirati a luoghi famosi, ad interni di chiese, piazze ed aree archeologiche di Roma, nati da una successione di istantanee fotografiche, scattate come semplici “appunti” di viaggio che ritraggono una straordinaria città capace di svelarsi in modo sempre nuovo ed in atteso. Una rivelazione possibile grazie alla luce - elemento centrale nella poetica artistica di Wessel Huismann – che consente di restituirci la storia non solo come ricordo ma anche come esperienza intensa e vitale in virtù dell’emozione che la qualità della luce stessa è in grado di suscitare.

La prima voce. Ortensia e l’eredità della sua oratoria

In occasione della Giornata internazionale della donna, il Parco archeologico del Colosseo ospiterà "La Prima Voce - Ortensia e l'eredità della sua Orazione”, evento di rievocazione storica che intende celebrare la figura di Ortensia, oratrice romana vissuta nel I secolo a.C. e passata alla storia come una delle prime donne avvocato, grazie alla sua orazione pronunciata davanti ai triumviri nel 42 a.C.

Dialoghi sul confine. Paesaggi interiori, immaginari, comunità

L’incontro conclusivo del Progetto di Terza Missione Sapienza “Paesaggi di Confine. Modelli di lavoro per una narrazione partecipata”. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo (SARAS) di Sapienza Università di Roma e dal Parco archeologico del Colosseo in collaborazione con Italia Nostra, nel quadro di un percorso biennale che Sapienza Università di Roma ha svolto attraverso attività di formazione, dibattito e documentazione sul tema del dialogo tra cittadini, comunità e culture, ponendo al centro il valore del patrimonio culturale come spazio della democrazia, del riconoscimento e dell’inclusione

Dov’è Nerone? Il podcast

"Dov'è Nerone" è un podcast dedicato all'esplorazione della Domus Aurea e dei misteri legati all'imperatore Nerone. Nel corso di quattro puntate, l’autore e regista Luca Lancise guiderà gli ascoltatori in un viaggio nel passato, svelando segreti nascosti e tracce deliberatamente cancellate

La Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo

L’esposizione “La Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo”, organizzata e promossa dal Parco archeologico del Colosseo e dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza con la curatela di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Angelica Pujia e Giovanni Di Pasquale, sarà visitabile dal 22 dicembre 2023 al 30 aprile 2024 al secondo ordine del Colosseo

Star Walks: al via la terza edizione con i Santi Francesi

Con un format rinnovato torna martedì 12 dicembre 2023 "Star Walks. Quando il PArCo incontra la musica", la serie originale del Parco archeologico del Colosseo a cura di Andrea Schiappelli con Andrea Lai e Roberto Testarmata e la produzione di Pop Up Live Sessions.

Splendori Farnesiani. Il Ninfeo della Pioggia Ritrovato

La mostra Splendori Farnesiani. Il Ninfeo della Pioggia ritrovato conclude il programma di attività ed eventi di valorizzazione pensato dal Parco archeologico del Colosseo iniziato alla fine dello scorso ottobre con la riapertura al pubblico del Ninfeo della Pioggia negli Horti Palatini Farnesiorum sul Palatino. La mostra, a cura di Alfonsina Russo, Roberta Alteri e Alessio De Cristofaro, è stata ideata per offrire ai visitatori una ricostruzione di quelli che furono i valori, i significati e gli usi del Ninfeo e di tutti gli Orti Farnesiani nel momento di loro massimo splendore, tra la seconda metà del XVI e il XVII secolo. Un viaggio ideale nell’effimero e nella cultura immateriale barocca che caratterizzarono i celebri giardini farnesiani, teatro di delizie, ricerca, cerimonie e di autorappresentazione politica di una delle più importanti famiglie italiane dell’epoca.

Nuove scoperte: la Domus del Vicus Tuscus

Il Parco archeologico del Colosseo, nell’ambito di un progetto di studio e ricerca, ha riportato alla luce alcuni ambienti di una lussuosa domus di età tardo-repubblicana, un tempo esistente esattamente nell’area in cui, in età augustea, vennero costruiti gli Horrea Agrippiana, i celebri magazzini lungo il Vicus Tuscus (strada commerciale che collegava il porto fluviale sul Tevere e il Foro Romano) costruiti dal genero di Augusto, Marco Vipsanio Agrippa. Dietro gli Horrea, tra i magazzini e le pendici del colle Palatino, la domus si sviluppa su più piani, probabilmente articolata a terrazze e caratterizzata da almeno tre fasi edilizie, databili tra la seconda metà del II secolo a.C. e la fine del I secolo a.C. Distribuita intorno a un atrio/giardino, la domus presenta, quale ambiente principale, lo specus aestivus, una sala per banchetti che imita una grotta, utilizzata durante la stagione estiva e originariamente animata da spettacolari giochi d’acqua grazie al passaggio di alcune fistule (tubi) in piombo fra le pareti decorate. A rendere eccezionale la scoperta è il rinvenimento, in questo ambiente, di uno straordinario rivestimento parietale in mosaico cosiddetto “rustico”, che, per complessità delle scene raffigurate e per cronologia, è privo di confronti. Costituito da conchiglie di diverso tipo, tessere di blu egizio, preziosi vetri, scaglie minute di marmo bianco o di altri tipi di pietre, tartari (ovvero frammenti di travertino spugnoso) e cretoni di pozzolana legati da malta e orditi, il mosaico, che si data agli ultimi decenni del II secolo a.C., presenta una sequenza complessa di scene figurate. “Dopo la riapertura della Domus Tiberiana e il miglioramento dell'accessibilità dell'Anfiteatro Flavio, con l'inaugurazione dell'ascensore che ora arriva al terzo ordine, il cuore della romanità ha disvelato quindi un autentico tesoro, che sarà nostra cura salvaguardare e rendere fruibile al pubblico”, dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Si tratta di un importante risultato - aggiunge il Direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo - che ripaga un lungo lavoro di studio e di ricerca e che rientra in uno degli obiettivi prioritari del Parco, quello della conoscenza e della sua diffusione. Lo scavo archeologico si concluderà nei primi mesi del 2024 e successivamente lavoreremo intensamente per rendere al più presto accessibile al pubblico questo luogo, tra i più suggestivi di Roma antica”. Una scoperta straordinaria che riporta alla luce un autentico gioiello che a conclusione degli scavi e dei restauri si va ad aggiungere ai nuovi e diversificati percorsi di visita aperti negli ultimi anni e che compongono la variegata proposta culturale del Parco archeologico del Colosseo.