Per la terza delle quattro lezioni di epigrafia saliremo lungo la cavea del Colosseo sino alla galleria intermedia posta tra il secondo e il terzo ordine dei posti a sedere.
L’incontro con la professoressa Silvia Orlandi sarà all’insegna di un colore: il rosso. Lo stesso degli intonaci che rivestivano le pareti del passaggio in cui ci muoveremo questa sera, e del pigmento utilizzato per lasciare uno dei segni epigrafici tra i più rari che si possano trovare, quello realizzato in lettere dipinte.
Dopo il testo in lettere bronzee in rilievo dell’epigrafe inaugurale, e i caratteri incisi dei loca degli spettatori, la professoressa Orlandi, accompagnata dalla funzionaria archeologa Elisa Cella, illustrerà i tituli picti del Colosseo: numerali, nomi propri, ma anche simboli, come una palma e una corona, utilizzati per “comunicazioni di servizio” destinate a essere lette solo dopo le operazioni di cava, per il computo, lo stoccaggio e il trasporto dei blocchi di travertino al cantiere dell’anfiteatro.
Celati per secoli agli occhi dalle migliaia di spettatori che, ignari, camminavano lungo la galleria durante le giornate dedicate ai giochi per raggiungere i loro posti a sedere, sono stati riportati alla luce in seguito alle campagne di restauro condotte tra il 2012 e il 2016.
Questo sarà il racconto del lunedì sera, alle 21.00, sui nostri canali social, per scoprire i luoghi meno noti del Colosseo, dove la “Storia si fa parola”.