Horti Farnesiani
Un sistema di terrazze e scale ascende dalle pendici del Palatino fino alla sommità del colle, in una complessa mescolanza di pertinenze antiche e di architetture cinque-seicentesche. Partendo dal basso, una scalinata conduce al Ninfeo della Pioggia anticamente caratterizzato da statue, affreschi e da una fontana. Dai lati si sale a un terrazzamento che dà accesso al Teatro del Fontanone, un insieme di bocche d’acqua, vasche, scalee monumentali e nicchie, addossato alle retrostanti strutture della Domus Tiberiana e originariamente decorato con statue della collezione Farnese. Dalle scale laterali si sale infine a due antiche voliere. Dietro i padiglioni, divisi da un terrazzino, si estende un’area a giardino, parziale ripristino degli antichi giardini farnesiani a seguito degli scavi archeologici di epoca moderna mirati allo studio delle sottostanti strutture romane.
L’intero complesso fu ideato per il cardinale Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III, a partire dal 1537, e successivamente arricchito dai membri della famiglia fino alle nozze tra Odoardo Farnese e Margherita de’ Medici del 1628, quando il sogno del cardinale Alessandro giunge a pieno compimento: creare un luogo sospeso nel tempo tra memorie imperiali e celebrazioni dinastico-familiari, spazio di svago e bellezza, natura ed arte, ispirato al ricordo degli antichi horti romani.