Le raffigurazioni di Vestali
Le raffigurazioni di Vestali esibiscono una particolare acconciatura ed un abbigliamento in comune con quello della sposa nel giorno delle nozze, costituito dalla tunica bianca di lino, carbasus o carbasina, trattenuta dal cingulum, una cintura di lana annodata sotto il seno.
Le acconciature, con i capelli tagliati molto corti per la tonsura rituale a cui erano sottoposte le Vestali per tutto il tempo del sacerdozio, possono essere di tre tipi: un primo costituito da una specie di cordone intrecciato, identificato con i seni crines, avvolto in più passate intorno alla testa, da quattro a dieci, a coprire la zona occipitale e frontale, annodato posteriormente e desinente di solito in due o più bande ai lati del collo fino alle spalle; un secondo formato dai seni crines coperti da una benda trasparente, in forma di larga fascia, l’infula, che annodata sulla nuca scende ai lati del collo in due o più bande, come nei ritratti esposti nell’allestimento della Casa delle Vestali; un terzo con velo quadrangolare, il suffibulum, che coprendo interamente il capo scende sulle spalle ed è fermato in genere sotto il petto da una fibula.
I capelli, intrecciati e avvolti intorno al capo, venivano tagliati e appesi ad un albero di loto, arbor capillata. La Vestale, in quanto perenne sposa alla vigilia delle nozze, dopo la deposizione dei capelli probabilmente esibiva una imitazione, fatta per l’appunto con un cordone di lana intrecciata.