DIARIO – La Tenda, una “famiglia”

La Tenda è una famiglia, è la mia casa!’ Così Diego ci ha raccontato, in poche parole, quello che è stato il suo percorso e cosa rappresentino per lui tutti i ragazzi e gli operatori della comunità.

Da tempo volevamo conoscere anche noi questa bella realtà e la mostra fotografica di Marco Cipriani ci ha permesso di cogliere questa occasione; è stato il pretesto per entrare nella loro casa e ascoltare i loro racconti, le loro emozioni che attraverso le immagini catturate nella mostra arrivano dritte al cuore.

Entriamo nel cancello di Via del Frantoio 58 e la prima cosa che cattura il nostro sguardo è una parete da scalata che occupa un’intera facciata dell’edificio: un’arrampicata impegnativa che poi scopriremo essere una delle attività con cui i ragazzi della comunità si mettono alla prova: il loro volto, le loro espressioni, catturate da una foto scattata dall’alto, in un frame, diventano una lente attraverso cui guardarsi dentro, scoprire nuove sfumature, mettere a fuoco i propri pensieri, imparare a riconoscere le loro emozioni.

Serena e Davide, insieme a tutti i ragazzi, ci accolgono in casa come amici, ci invitano alla loro tavola, ci guidano attraverso i vari ‘spazi’ della Comunità in cui i ragazzi trascorrono il loro tempo, lavorano, svolgendo tante attività che li aiutano a collaborare, a coinvolgersi in un percorso costruttivo di fatica ma anche di soddisfazione.

Scopriamo poi sul retro della casa il loro orto, curato dagli stessi ragazzi, la palestra nel seminterrato, che loro hanno ristrutturato e allestito, e la cucina dove come in una famiglia preparano il pranzo e rassettano condividendo parole e sorrisi.

Le foto che circondano le pareti del salotto sono emozionanti: volti, sguardi, abbracci, momenti di un percorso non facile ma che desta ammirazione e meraviglia: la fatica di molti tentativi, una grande voglia di ripartire! Riconosciamo in queste foto tanti amici che in questi anni hanno attraversato insieme a noi i luoghi più belli del Parco archeologico del Colosseo e che abbiamo incontrato molte volte…ma vederli qui, attraverso questo sguardo, è diverso: sentiamo una grande emozione, un senso di ammirazione e gratitudine per tutto quello che hanno saputo e voluto condividere; oggi che siamo finalmente qui nella loro casa li sentiamo tutti più vicini!

La loro settimana è intensa, strutturata da attività e incontri che li accompagnano in questo difficile viaggio grazie agli operatori psicoterapeuti: Gilda, Carmela, Giulia, Serena, Davide, Claudio, Luisa, Marco seguono di volta in volta il gruppo curando vari aspetti attraverso la mindfulness, la comunicazione e l’assertività (mai passiva o aggressiva), la bioenergetica psicocorporea, per aiutarli a mettersi in contatto con loro stessi imparando ad ascoltarsi. Ognuno di loro affronta tutto questo insieme al gruppo di compagni, ma ha anche l’opportunità di incontrare gli operatori in momenti singoli e dedicati, che permettono nel dialogo di mettere meglio a fuoco quanto sta accadendo dentro e fuori.

Loro stessi, ognuno con la propria storia e le proprie ferite, sono una testimonianza importante, ci insegnano la bellezza delle piccole sfide di ogni giorno: averli da noi al Parco, accoglierli, è sempre motivo di crescita e arricchimento, ma da oggi potremo farlo con una consapevolezza diversa, guidando e ritagliando i momenti e le attività che proponiamo, di volta in volta, in modo più costruttivo e consapevole, creando una sinergia che possa inserirsi nel loro percorso in modo naturale e proficuo, regalando attraverso luoghi e racconti della storia di Roma nuove occasioni di apertura e confronto.

Grazie a tutti gli amici de ‘La Tenda’…camminare insieme a voi è un vero privilegio!

 

Elena Ferrari
Servizio Educazione Didattica e Formazione
Roma, maggio 2023




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