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Alle pendici del Palatino – edizione 2021

Attività per

ADULTI, FAMIGLIE, SCUOLE, SINGOLI

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Da lunedì 3 maggio 2021

Durante la stagione invernale il percorso è chiuso al pubblico.

Un viaggio nello spazio e nel tempo. E’ questo lo spirito con cui il visitatore può intraprendere il percorso che si snoda lungo le pendici meridionali e occidentali del Palatino. Lungo il percorso sarà possibile ammirare la maestosità degli edifici che occuparono il colle tra l’età degli imperatori flavi e quelli della dinastia severiana: le cd. Arcate Severiane, i prospetti della Domus Flavia e della Domus Augustana, e l’area del Paedagogium, un collegio destinato alla istruzione e formazione dei paggi imperiali, noto per le pitture con graffiti (il famoso graffito con “crocefisso blasfemo” è conservato al Museo Palatino) e i mosaici bianco-neri da poco riscoperti e restaurati.

Palatino, pendici sud, il Paedagogium.

Intonaco bianco con graffito

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paedagogium. Mosaico geometrico bianco e nero di età severiana (III secolo d.C.).

Paedagogium. Mosaico geometrico bianco e nero di età severiana (III secolo d.C.).

Proseguendo la passeggiata, lambendo il Circo Massimo, si giungerà alle pendici sud-ovest del colle Palatino, lì dove Romolo fondò la Città Eterna e dove abitò e visse Augusto, primo imperatore di Roma. Dalle Scalae Caci sarà possibile accedere alla Casa di Augusto dove è visitabile l’area esterna, con l’oecus, la rampa e lo Studiolo.

Casa di Augusto, pitture dello studiolo

Casa di Augusto – Studiolo

Di qui ancora, proseguendo lungo il fianco occidentale del monte, si ridiscende il tempo sovrastati dal santuario della Magna Mater Cibele e di Victoria e dall’incombere della Domus Tiberiana fino ad arrivare alla chiesa medievale di San Teodoro. Attraversando infine gli Horrea Agrippiana (magazzini del grano), il tragitto si conclude con l’ingresso al Foro Romano dopo aver percorso l’ultimo tratto del Vicus Tuscus.

Ma il viaggio non è solo nell’archeologia: l’itinerario è infatti ambientato in uno dei luoghi più suggestivi e incontaminati del centro di Roma, così vicino alla città, eppur distante dal chiassoso traffico urbano. Un cammino immerso a tratti nel completo silenzio, dove inflorescenze ed erbe, folti cespugli e macchie arboree con i loro colori e odori formano una cornice ricca di suggestioni visive e olfattive che rende indimenticabile l’esperienza di visita in un’area archeologica unica al mondo.

Durante la stagione invernale il percorso è chiuso al pubblico.

Carta del percorso.