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Alle pendici del Palatino – edizione 2022

Attività per

RIVOLTO A TUTTI

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DAL 30 OTTOBRE 2022 ALLA PRIMAVERA DEL 2023 IL PERCORSO SARA’ CHIUSO AL PUBBLICO

Da lunedì 12 settembre 2022

APERTO TUTTI I GIORNI
8.30-9.30 accesso anticipato riservato ai possessori di Membership Card da via di San Gregorio (portale del Vignola)
9.30-17.30 (ultimo ingresso 17.00)
Nella giornata di domenica 30 ottobre le Pendici osserveranno il seguente orario: 9.30 – 15.30​

Un viaggio nello spazio e nel tempo. È questo lo spirito con cui il visitatore può intraprendere il percorso che si snoda lungo le pendici meridionali del Palatino.
Lungo il percorso sarà possibile ammirare la maestosità degli edifici che occuparono il colle tra l’età degli imperatori flavi e quelli della dinastia severiana: le cd. Arcate Severiane, i prospetti della Domus Flavia e della Domus Augustana, e l’area del Paedagogium, un collegio destinato alla istruzione e formazione dei paggi imperiali, noto per le pitture con graffiti (il famoso graffito con “crocefisso blasfemo” è conservato al Museo Palatino) e i mosaici bianco-neri da poco riscoperti e restaurati.

Palatino, pendici sud, il Paedagogium.

Intonaco bianco con graffito

Paedagogium. Mosaico geometrico bianco e nero di età severiana (III secolo d.C.).

Paedagogium. Mosaico geometrico bianco e nero di età severiana (III secolo d.C.).

Proseguendo la passeggiata, lambendo il Circo Massimo, si giungerà alle pendici sud-ovest del colle Palatino, lì dove Romolo fondò la Città Eterna e dove abitò e visse Augusto, primo imperatore di Roma. Dalle Scalae Caci sarà possibile accedere alla Casa di Augusto .

Il viaggio non è solo nell’archeologia: l’itinerario è infatti ambientato in uno dei luoghi più suggestivi e incontaminati del centro di Roma, così vicino alla città, eppur distante dal chiassoso traffico urbano. Un cammino immerso a tratti nel completo silenzio, dove inflorescenze ed erbe, folti cespugli e macchie arboree con i loro colori e odori formano una cornice ricca di suggestioni visive e olfattive che rende indimenticabile l’esperienza di visita in un’area archeologica unica al mondo.

Durante la stagione invernale il percorso è chiuso al pubblico.