Arco di Tito
A PARTIRE DA GENNAIO 2025 È IN CORSO L’INTERVENTO CONSERVATIVO DELL’ARCO DI TITO. L’INTERVENTO TERMINERÀ ALL’INIZIO DI GIUGNO.
PER ARRECARE IL MINOR DISTURBO POSSIBILE SI LAVORA SULL’ESTERNO CON UNA PIATTAFORMA ELEVATRICE, PER L’INTERNO È STATO MONTATO UN PONTEGGIO CHE VERRÀ SMONTATO GRADUALMENTE CON IL PROCEDERE DELL’INTERVENTO, RESTITUENDO I RILIEVI ALLA VISTA. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO ARRECATO MA SIAMO CERTI CHE NE VALGA LA PENA!
L’Arco sorge con il suo unico fornice (arcata) nel punto in cui dal Foro Romano si sale sul colle Palatino. Fu eretto in onore di Tito Vespasiano Augusto (79-81 d.C.), secondo imperatore della dinastia Flavia, come scenografica porta di accesso ai Palazzi Imperiali.
È identificato con certezza dall’iscrizione leggibile sull’attico, nel lato rivolto verso il Colosseo, che conserva la dedica originaria (CIL VI, 945): “Senatus / Populusque Romanus / divo Tito divi Vespasiani f(ilio) / Vespasiano Augusto” (Il Senato e il Popolo di Roma in onore del divino Tito, figlio del divino Vespasiano, Vespasiano Augusto). L’attributo divus riferito a Tito, lascia intendere che egli fosse già divinizzato, e quindi defunto, quando il testo venne inciso. La realizzazione dell’arco, pertanto, si ritiene posteriore all’81 d.C., probabilmente da collocarsi nei primi anni del regno di Domiziano (81-96 d.C.), che tanto si operò affinché il fratello fosse divinizzato.
I rilievi scolpiti sul marmo ostentano il successo della guerra giudaica, conclusa da Tito, assieme al padre Vespasiano, nel 71 d.C.: nel piccolo fregio sotto l’attico, che originariamente doveva girare tutto intorno, è raffigurata la processione trionfale; il pannello affisso all’interno del pilone Sud mostra il passaggio del corteo attraverso la Porta Trionfale del Foro Boario, dove iniziava la cerimonia, con l’esposizione del ricco bottino portato a Roma, tra cui il candelabro a sette bracci (la menorah); la quadriga imperiale con Tito incoronato dalla Vittoria è raffigurato sull’opposto pilone Nord.
Nonostante i riferimenti ai fatti storici, il monumento non ebbe mai una funzione trionfale; un altro arco dedicato all’imperatore ma innalzato nel lato curvo del Circo Massimo, svolse questa funzione. Piuttosto, oggetto di dibattito tra gli studiosi è se, provvisto sulla sommità di uno spazioso ambiente cavo, possa aver ospitato la sepoltura temporanea dei Tito, la cui apoteosi è scolpita al centro della sottostante volta come un volo sopra il dorso di un’aquila verso il cielo.
Nel Medioevo, l’Arco fu incorporato nella fortezza della potente famiglia dei Frangipane e successivamente annesso al complesso del monastero degli Olivetani. Così lo vediamo spesso raffigurato nei disegni e nei quadri di artisti e viaggiatori di ogni tempo.
Alle prime demolizioni delle aggiunte post-antiche iniziate nel XV secolo, seguì, negli anni Venti del XIX secolo, un radicale ripristino, ad opera dell’architetto Giuseppe Valadier (1762-1839), quando il manufatto, smontato pezzo per pezzo e totalmente liberato, venne ricomposto e integrato con il travertino nelle parti mancanti, assumendo l’aspetto attuale. L’iscrizione visibile sull’attico, in lettere di bronzo, sul lato rivolto al Foro Romano, risale proprio a questo periodo e in particolare al pontificato di Pio VII (1800-1823) che volle commemorare questo importante intervento di restauro, che costituisce una pietra miliare per le pratiche di conservazione dei monumenti antichi.
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STATO DI CONSERVAZIONE
Nonostante l’Arco di Tito sia stato sottoposto, nel corso dell’ultimo secolo, a regolari interventi di conservazione e manutenzione, resta esposto agli agenti atmosferici, all’inquinamento e al naturale deterioramento della pietra.
Le principali problematiche che interessano le superfici lapidee del monumento sono:
- deposizione di polveri e sostanze inquinanti
- agenti atmosferici
- polverizzazione, esfoliazione, microfratturazione del marmo
- sviluppo di patine biologiche, vegetazione e insediamento di uccelli
- alterazione di precedenti interventi conservativi
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INTERVENTO CONSERVATIVO
Il presente restauro è stato preceduto da una campagna di indagini volta ad approfondire le conoscenze sui materiali costituenti, sui fenomeni di degrado e le sostanze sovrammesse. Sono stati inoltre prelevati dei campioni per accertare la presenza di eventuali residui di colore.
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L'INTERVENTO
Il restauro dei lati esterni dell’Arco è effettuato con piattaforma elettrica per evitare qualsiasi forma di inquinamento acustico, rumore o disturbo ai visitatori. In questa occasione verrà installato un nuovo sistema di sicurezza che permetterà ai restauratori di lavorare sulla sommità del monumento, così come sulle pareti esterne, appesi con corde, senza correre rischi. L’opera, inoltre, sarà completata con l’impianto di un sistema parafulmine per evitare eventuali scariche atmosferiche. A causa dell’attuale cambiamento climatico, infatti, la città di Roma sta sperimentando sempre più frequentemente episodi di temporali burrascosi e attività elettriche che, anche recentemente, hanno colpito i monumenti del nostro patrimonio; pertanto, al fine di garantire una opportuna prevenzione, tutti i nostri monumenti saranno dotati di parafulmini.
Le attività di conservazione comprendono le seguenti operazioni:
- rimozione della patina biologica e della vegetazione
- pulitura laser di superfici in marmo
- ricoesione del marmo con nanocalce
- riadesione di scaglie e frammenti
- stuccatura e microstuccatura di crepe, fratture ed esfoliazioni della pietra
- trattamento antiossidante e protezione degli elementi metallici
- protezione della superficie lapidea
- rimozione della vegetazione e pulitura della copertura e della pavimentazione del sottarco
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PROGETTO ILLUMINOTECNICO SCENOGRAFICO
L’intervento sulle superfici si completa con l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione che esalta le forme e i rilievi dell’Arco e permette di godere appieno della bellezza dei rilievi, restituendo luce al corteo trionfale.
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IMMAGINI
- Arco di Tito, fronte orientale
- Arco di Tito, particolare della chiave dell’arco
- Arco di Tito, particolare del fregio
- Arco di Tito, particolare della decorazione del pennacchio
Arco di Tito, fronte orientale, iscrizione dedicatoria
- Arco di Tito, dettaglio della volta a lacunari
- Arco di Tito, interventi conservativi eseguiti con piattaforma elevatrice