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Due giornate per esplorare il ricco patrimonio “nascosto” di musei e parchi archeologici italiani e stranieri. Un importante momento di studio organizzato dal Parco archeologico del Colosseo con la Direzione Generale Musei e il Parco archeologico di Pompei che vedrà confrontarsi oltre 20 istituti su esperienze e approcci innovativi nella conservazione, valorizzazione, catalogazione e digitalizzazione dei beni mobili.

Il Convegno Depositi Invisibili, a cura di Massimo OsannaAlfonsina RussoGabriel Zuchtriegel e Roberta Alteri, nasce dall’esigenza di condividere le esperienze nazionali e internazionali nell’ambito dello studio, della catalogazione e della valorizzazione dei reperti archeologici e si propone di mettere in comune la gestione delle conoscenze e le attività svolte dai singoli Istituti riguardo al patrimonio culturale custodito nei depositi e nei musei.
L’inventariazione e la catalogazione dei beni mobili sono finalizzate infatti non solo alla loro classificazione e tutela, ma anche allo studio e alla ricerca scientifica così da dare voce a reperti ridotti allo stato di disiecta membra o privati della loro stratigrafia, suggerendone il possibile contesto originario.
Aspetto fondamentale nella catalogazione dei materiali è pertanto la conoscenza dell’intero ambito di provenienza, che consente di tentare la definizione delle vicende e degli eventuali cambiamenti d’uso dei reperti, contestualizzandoli nel più ampio quadro storico, socio-economico, architettonico, decorativo e topografico.
Un’adeguata organizzazione e gestione dei beni mobili e dei depositi in cui essi sono conservati costituisce quindi il punto di partenza per una puntuale conoscenza delle collezioni storiche e per la realizzazione di progetti scientifici e di allestimento museale con la creazione di percorsi espositivi in cui la comunicazione al pubblico può e deve essere realizzata anche attraverso il ricorso a nuove tecnologie multimediali.

Durante le giornate del Convegno, organizzato in quattro sessioni, sarà pertanto possibile condividere e discutere delle attività di studio e di inventariazione con casi esemplari di ambito nazionale e internazionale in grado di illustrare il metodo adottato per la ricostruzione degli ambiti di provenienza dei reperti e per la definizione di piani di valorizzazione, presentando progetti di recupero dei materiali archeologici nei magazzini con la creazione di depositi ragionati, tematici e fruibili al pubblico attraverso specifici percorsi.
Una sessione sarà riservata agli strumenti e ai metodi di catalogazione e digitalizzazione, alla necessità della formazione preventiva nel campo dell’inventariazione e all’approccio metodologico nell’ambito della valorizzazione e divulgazione. Un ulteriore focus sarà dedicato alla definizione di sistemi digitali integrati di catalogazione, gestione e studio per il patrimonio culturale.

 

Sarà possibile seguire in streaming tutto il convegno.

Maggiori informazioni, programma e abstract sulla pagina dedicata al convegno.