Colosseo: arriva un nuovo gladiatore dall’Arena di Verona

Dal 10 aprile al 15 ottobre è ospitato negli ipogei del Colosseo, nel nuovo allestimento permanente dedicato agli Spettacoli nell’Arena, un nuovo protagonista: grazie al prestito garantito dal Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona, la straordinaria testa lapidea di gladiatore dell’inizio del I sec. d.C. proveniente dall’Anfiteatro di Verona della prima metà del I secolo d. C. (la cosiddetta Arena) entra a far parte del percorso di visita curato da Alfonsina Russo, Federica Rinaldi e Barbara Nazzaro, contribuendo ad ampliare la conoscenza sul mondo dei gladiatori e sulla loro complessa organizzazione. La testa lapidea appartiene con ogni probabilità alla tipologia del “gallo” (Gallus), ovvero a quella categoria di gladiatori che, come il sannita e il trace, prende origine dalla provenienza geografica dei popoli nemici di Roma.

Il Colosseo e Petra insieme per la cooperazione culturale e turistica

Il Parco archeologico del Colosseo e l'Autorità di Petra hanno firmato un Accordo di Gemellaggio per rafforzare la Cooperazione Culturale e Turistica. L’accordo mira a promuovere la cooperazione tra i due siti, entrambi presenti nella lista dei luoghi Patrimonio dell'Umanità. Lo scopo è favorire la condivisione degli obiettivi culturali reciproci, la promozione congiunta tra le due entità e il turismo. L’accordo è stato firmato dal dott. Fares Braizat, Commissario Capo dell’Autorità di Petra, e dalla dott.ssa Alfonsina Russo, Direttore Generale del Parco archeologico del Colosseo. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha sottolineato l'importanza di ampliare le relazioni internazionali con i paesi del Mediterraneo, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei. “La firma del memorandum d'intesa con Petra” - aggiunge ancora il Ministro - “rappresenta un valore ulteriore per i due siti Patrimonio Unesco e inseriti nel numero delle nuove 7 meraviglie del mondo. La possibilità di raggiungere la promozione dei reciproci valori culturali, sviluppando strategie di condivisione e valorizzazione”.

Mapei sponsor tecnico del progetto di valorizzazione degli ambulacri meridionali del Colosseo

Mapei partecipa in qualità di Sponsor Tecnico agli interventi di valorizzazione degli ambulacri meridionali di uno dei monumenti tra i più amati e visitati al mondo: il Colosseo. Gli interventi sono finalizzati alla musealizzazione dei due anelli mancanti del versante meridionale con la prospettiva di aprire al pubblico un nuovo settore dell’Anfiteatro Flavio e restituire al monumento la percezione dell’originaria geometria. Per promuovere i risultati delle attività di partenariato tra PArCo e Mapei, che si è concretizzato in una Sponsorizzazione Tecnica, sarà realizzata in Curia Iulia nei giorni 13 e 14 marzo 2025 la 4° edizione del convegno “Recupero e conservazione del patrimonio edilizio storico ed architettonico “, organizzato da Mapei in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo, con il patrocinio di Assorestauro.

Brancusi. Scolpire il volo

Il Parco archeologico del Colosseo, in co-organizzazione con il Centre National d’art et de la culture Georges Pompidou di Parigi, presenta la mostra “Brancusi: scolpire il volo”, una selezione di opere dell’artista romeno, naturalizzato francese, Constantin Brancusi, considerato il padre della scultura moderna, per la prima volta esposte a Roma. L’esposizione, a cura di Alfonsina Russo, Philippe-Alain Michaud, Maria Laura Cavaliere e Daniele Fortuna, è ospitata dal 13 febbraio all’11 maggio 2025 all’interno delle Uccelliere Farnesiane, luogo simbolo della città, riscoperto alla fine del Settecento dai viaggiatori del Grand Tour. La mostra esplora uno dei temi principali della produzione artistica di Brancusi: il bestiario degli uccelli. Il percorso espositivo è articolato nei due ambienti delle Uccelliere, il primo dedicato alla scultura, il secondo alla fotografia e ai film dell’artista.

Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie

La mostra “Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie”, ospitata all’interno della Curia Iulia, antica sede del Senato Romano, è il frutto della collaborazione tra il Parco archeologico del Colosseo e la Sharjah Archaeological Authority, promossa da Sua Altezza lo sceicco Dr. Sultan bin Al Qasimi, membro del Consiglio supremo e sovrano di Sharjah. L’esposizione, a cura di Eisa Yousif e Francesca Boldrighini, illustra al pubblico, per la prima volta in Italia, gli straordinari ritrovamenti archeologici dell’Emirato di Sharjah: le città di Mleiha e Dibba, fiorite tra l’epoca ellenistica e i primi secoli dell’Impero Romano, si trovavano al centro delle antiche vie carovaniere che collegavano l’India e la Cina con il Mediterraneo e con Roma. La mostra, arricchita da un catalogo breve e da un’evocativa videoproiezione, permette inoltre di sottolineare l’importanza dei commerci con l’Oriente per il mondo romano. Le spezie, prima fra tutte l’incenso, prodotto in Arabia, erano tra i prodotti più importati e richiesti, e proprio per questo il loro commercio era rigidamente regolato dall’autorità imperiale. Il legame con Roma si evidenzia nella presenza nel Foro Romano, a pochi metri dalla sede della mostra, degli Horrea Piperataria, i magazzini voluti da Domiziano per la conservazione del pepe e di altre spezie, che il PArCo ha recentemente restaurato e reso accessibili al pubblico.

Apre la Schola Praeconum alle pendici meridionali del Palatino, primo traguardo PNRR Caput Mundi

Il Parco archeologico del Colosseo porta a compimento il primo dei 10 progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Caput Mundi nell’ambito della Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo. Apre al pubblico la Schola degli araldi del Circo Massimo alle pendici meridionali del Palatino dopo 8 mesi di lavori e 500.000 euro di finanziamento che hanno previsto un intervento articolato (Responsabile unico del progetto Federica Rinaldi, Direttore Lavori Aura Picchione) che ha coinvolto tutti gli aspetti della ricerca interdisciplinare, dalle indagini preliminari tramite prospezioni, ai rilievi fotogrammetrici 3d (ante e post operam), fino agli scavi archeologici, ai restauri conservativi delle superfici, alla valorizzazione illuminotecnica con la sponsorizzazione di iGuzzini e la predisposizione di una nuova rampa e vetrata per la migliore visione del mosaico e delle pitture del vano F che hanno dato il nome al contesto.

La Domus Aurea svela la natura dei suoi colori

La Domus Aurea continua a sorprendere e restituisce una eccezionale scoperta legata alle botteghe che lavorarono agli affreschi della monumentale residenza voluta dall’imperatore Nerone. Durante le recenti indagini archeologiche sono state infatti individuate due vasche in uso durante le fasi di cantiere del palazzo sia per spegnere la calce sia per conservare e lavorare i pigmenti colorati da usare nelle decorazioni parietali. Tra i pigmenti ritrovati e sottoposti ad analisi microscopiche e spettroscopiche per individuarne la composizione chimica e mineralogica, spicca la presenza di ocra gialla all’interno di un’anfora, di vasetti contenenti pigmenti con toni del rosso, come il realgar e la terra rossa, e soprattutto di un eccezionale lingotto del preziosissimo blu egizio pronto per essere macinato.

Intervento di potatura e messa in sicurezza di tre pini adiacenti l’Arco di Tito

Tra gli interventi programmati per la cura del verde, nei giorni 13, 14 e 15 gennaio 2025, il Parco archeologico del Colosseo effettuerà un intervento di potatura dei tre pini monumentali situati presso l’Arco di Tito, che caratterizzano il paesaggio dell'area archeologica centrale di Roma. Grazie a questo intervento, preceduto da indagini tomografiche che hanno escluso criticità all'apparato radicale e, dunque, alla stabilità dei pini, sarà possibile garantire nel tempo la salute di queste maestose "sentinelle verdi" degli alberi e la sicurezza dei visitatori, anche nel caso di eventi metereologici estremi, purtroppo sempre più frequenti, che potrebbero determinare il distacco di rami.

“Ai Fori”. Un brano inedito, anzi due, dei kuTso per “Star Walks – Quando il PArCo incontra la musica”

Un brano inedito, appositamente composto per il luogo delle origini di Roma, tra Foro Romano e Palatino, per la terza edizione di "Star Walks. Quando il PArCo incontra la musica", la serie originale del Parco archeologico del Colosseo a cura di Andrea Schiappelli con Andrea Lai e Roberto Testarmata e la produzione di Pop Up Live Sessions. Autori del brano sono i kuTso, gruppo alternative rock romano capitanato da Matteo Gabbianelli. Nel video che accompagna il brano è prevista la simpatica e ironica incursione dell’archeologo Andrea Schiappelli a spiegare una volta per tutte che il Foro Romano è una cosa (la sede della partecipazione pubblica del popolo romano alla vita cittadina), e i Fori Imperiali un'altra (l’espressione del potere privato degli imperatori). Tanto che i kuTso hanno pensato bene di rilasciare al Parco archeologico del Colosseo, in esclusiva assoluta, una diversa versione del brano intitolata "Al Foro".